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Un Thin Client è un computer semplificato che si affida ad un server centrale per eseguire applicazioni e servizi. Nei normali sistemi desktop il software è installato direttamente sul dispositivo locale e il sistema operativo ha il compito di controllare le applicazioni e le relative interazioni con l’hardware locale. Invece, sui computer thin client è presente solamente un monitor, una scheda di rete, un mouse e una tastiera, mentre si appoggia alla rete per usufruire dell’hardware e dei servizi aggiuntivi.
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Benefici dei thin client
Coloro che decidono di passare a un ambiente Thin Client godono di innumerevoli benefici. A trarre i maggiori benefici sono soprattutto le aziende di maggiori dimensioni, dove la spesa per le postazioni desktop da riservare ai dipendenti risulta molto spesso ingente, arrivando addirittura in certi casi a cifre a sei zeri. L’adozione dei computer thin client permette di abbattere i costi per le postazioni, oltre ai costi di: gestione, supporto, aggiornamento e ricambio dei componenti.
Vediamo di seguito alcuni dei benefici offerti dalla tecnologia thin client.
Controllo centralizzato
Dovendo attingere alla rete per utilizzare hardware e applicazioni, gli addetti al reparto IT avranno il controllo di tutto ciò che gira sul sistema. Solitamente gli utenti hanno la possibilità di scegliere da una lista predefinita quali software installare sul proprio ambiente virtuale. Per poter installare qualcosa non presente nella lista, sarà prima necessario ottenere l’autorizzazione del reparto IT, che lo renderà poi eventualmente disponibile sul server centrale.
Gestione semplificata
Quando un computer thin client si guasta, è facile ripararlo in quanto vanno sostituiti solamente componenti base. Se il problema è poi a livello software, l’amministratore può ripristinare l’intero ambiente virtuale anziché perdere tempo a cercare di riparare errori di sistema o incompatibilità software. Inoltre risulta semplice applicare in tempo reale aggiornamenti e patch di sicurezza, senza il bisogno di farlo su ogni singolo sistema, che richiederebbe molto più tempo e lascerebbe scoperti i dispositivi non ancora aggiornati.
Maggior sicurezza
Senza dischi locali né sistema operativo, gli hacker non possono sfruttare gli exploit utilizzati invece nei dispositivi desktop. Visto che i dati non sono memorizzati in locale, un eventuale malware o ransomware non sarebbe in grado di causare danni perché non avrebbe accesso ai dati. Nemmeno i virus in grado di corrompere il master boot record (MBR) del computer avrebbero alcuna influenza sui thin client. In sostanza, la maggior parte dei rischi associati ai sistemi desktop sono neutralizzati nella tecnologia thin client.
Maggiore produttività
Gli ambienti thin client si appoggiano normalmente su data center esterni che ospitano server centralizzati, evitando così all’azienda di dover tenere i server sull’infrastruttura locale. Questo permette di dedicare più spazio ai dispositivi thin client, offrendo maggiori postazioni di lavoro agli utenti. Poter accedere al proprio profilo virtuale dal proprio dispositivo mobile, consente alle aziende di far lavorare i dipendenti anche da remoto e di utilizzare gli strumenti per la produttività anche mentre si trovano in viaggio.
Risparmio sui costi
Il vantaggio principale è indubbiamente il risparmio economico. I computer thin client sono molto più economici dei desktop e la manutenzione richiede molti meno sforzi da parte degli addetti IT. Niente upgrade hardware, niente sostituzioni di costosi componenti desktop. Nei sistemi thin client, basta sostituire al massimo il monitor, il mouse, e la tastiera e si può tornare subito al lavoro.
Lavoro da remoto
Permettere ai propri dipendenti di lavorare da remoto porta enormi benefici alle aziende. La soluzione thin client permette agli utenti di avere a disposizione il proprio ambiente desktop virtuale sui propri dispositivi. Sarà sufficiente autenticarsi alla rete aziendale, e si avrà subito accesso all’ambiente virtuale direttamente dal computer di casa o dal portatile. L’infrastruttura desktop virtualizzata (VDI) mantiene tutti i software e i dati sulla rete, ma permette agli utenti di essere produttivi anche lavorando da casa.
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Differenza tra thin client e fat client
Il termine “fat client” è usato raramente, e per distinguere un thin client da un dispositivo desktop standard dotato di CPU, RAM, dischi di memoria e altri componenti hardware tipici dei desktop. I thin client hanno bisogno di appoggiarsi a un server centralizzato per poter funzionare, mentre i fat client sono sistemi desktop funzionanti autonomamente, senza il bisogno di una connessione di rete. Inoltre sui sistemi fat client gli utenti possono installare qualsiasi software e applicazione, a differenza dei thin client, in cui gli utenti sono limitati all’utilizzo delle applicazioni rese disponibili sul server dagli amministratori.
Esempi di utilizzo dei thin client
Per le piccole attività potrebbe non risultare conveniente utilizzare i thin client, perché gli amministratori dovrebbero avere già una certa familiarità con gli ambienti di rete virtualizzati. Il classico esempio di utilizzo dei thin client è invece il caso di un’azienda con una notevole quantità di personale, molti dei quali lavorano da remoto, mentre altri si spostano per raggiungere gli uffici dislocati in diverse sedi. Un ambiente thin client può risultare particolarmente utile anche nel caso in cui l’azienda abbia una grande sede in cui i vari uffici e dipartimenti sono dislocati su più piani, o addirittura su più edifici.
Con computer thin client collocati nei vari uffici, ai lavoratori basterà effettuare il log in alla propria area virtuale da qualsiasi dispositivo, per poter iniziare subito a lavorare. Con gli ambienti VDI, uffici, pareti divisorie e scomparti non sono più necessari e i lavoratori possono lavorare da qualsiasi postazione all’interno dell’edificio. Inoltre è più semplice per gli amministratori mettere a disposizione nuove macchine, in quanto la maggior parte dei thin client sono plug and play, senza praticamente bisogno di configurazione.
Casi di Studio
I ricercatori della Pennsylvania State University hanno condotto vari studi per capire quali tipi di organizzazioni traessero i maggiori benefici dall’utilizzo della tecnologia thin client, scoprendo come in ambito universitario questi sistemi risultassero molto più vantaggiosi rispetto ai sistemi desktop.
Uno dei primi benefici derivanti dall’utilizzo dei thin client in laboratori e biblioteche del campus, è risultato essere la possibilità da parte degli addetti IT di controllare gli ambienti virtuali degli studenti fornendo loro una singola password di accesso al sistema tramite protocollo LDAP su un ambiente di rete eterogeneo (Unix e Windows). Anche ai professori è stato dato accesso ai sistemi thin client consentendo loro di accedere agli strumenti comunemente utilizzati per l’insegnamento. Gli stessi dispositivi sono stati messi anche nelle biblioteche, consentendo agli studenti di accedere a Internet senza i problemi di sicurezza tipici dei sistemi desktop.
La sicurezza della tecnologia thin client
A parte i vantaggi in termini di costi, molte aziende scelgono di utilizzare i computer thin client anche per incrementare la sicurezza delle proprie infrastrutture. Prendiamo ad esempio il caso di una biblioteca che da la possibilità alle persone di accedere pubblicamente a Internet tramite la propria rete. Malware e molti altri rischi associati alla navigazione pubblica mettono a rischio la sicurezza della rete. Gli hacker infatti, prendono spesso di mira l’accesso Wi-Fi pubblico con attacchi man-in-the-middle (MitM), malware, phishing e molte altre minacce. In questi casi i thin client, mettendo sostanzialmente a disposizione degli utenti nient’altro che un browser, limitano i rischi e riducono la superficie di attacco della rete.
Di seguito i livelli di sicurezza offerti dalla tecnologia thin client.
Un meccanismo di autenticazione centralizzato
La maggior parte delle aziende di grandi dimensioni, dispone di un ambiente di rete eterogeneo in cui vengono utilizzati per diversi servizi, sia server Linux che Windows. Dover utilizzare più credenziali di accesso, aumenta i rischi, poiché gli hacker hanno maggiori possibilità di accedere a nomi utente e password. In un ambiente thin client, agli utenti basta avere soltanto una coppia di nome utente e password.
Configurazione centralizzata
Un errore comune che apre il campo alle vulnerabilità, e che viene spesso trascurato riguarda le configurazioni errate. Grazie alle configurazioni centralizzate, agli amministratori basta configurare gli account e l’ambiente sul server centrale, riducendo le possibilità di errore.
Funzionalità cloud
Gli ambienti virtuali sono tipici del cloud, dove i provider offrono enormi spazi di archiviazione e danno agli utenti la possibilità di accedere al proprio ambiente desktop ovunque ci si trovi. Gli ambienti cloud offrono inoltre maggiore sicurezza, oltre a fornire funzionalità avanzate di monitoraggio, firewall e logging per permettere di identificare gli attacchi.
Gestione web
I thin client permettono alle aziende di fornire l’accesso a Internet con più sicurezza rispetto ai dispositivi desktop. Vengono spesso utilizzati in luoghi come biblioteche o internet point, in cui una moltitudine di persone ha accesso ai sistemi.
Segnalazione
Tramite apposite dashboard e specifici report, i sistemi VDI permettono agli amministratori di monitorare l’attività degli utenti, l’utilizzo dello spazio di archiviazione e la gestione della configurazione in tutto l’ambiente virtuale. Avere a disposizione funzionalità avanzate di monitoraggio e di logging, aiuta gli amministratori a mantenere sicura la rete.
Abbiamo appena visto i principali vantaggi in termini di sicurezza offerti da un ambiente VDI, ma esistono anche ragioni tecniche per cui i thin client risultano più sicuri. I thin client e gli ambienti VDI hanno dischi protetti da scrittura. Questo significa che non c’è posto per virus e malware, e gli amministratori possono accedere ai backup e alle impostazioni dell’ambiente desktop solo in caso di errori. La combinazione di queste caratteristiche permette di ridurre drasticamente la superficie di attacco e i rischi, nel caso in cui l’organizzazione finisse nel mirino dei cybercriminali.